♥ E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna il rakuen ♥

sabato 28 gennaio 2012

fantasia visionaria.............

:MUSHI-SHI 






Tell Me What The Rain Knows





posto una delle canzoni che adoro di Wolf's Rain (a parte che sono tutte stupende!!!)......leggendo anche il testo ,chi ha visto la serie si emoziona totalmente perchè esprime appieno tutte le atmosfere e le vibrazioni di questo indimenticabile anime

Maaya Sakamoto

Tell Me What The Rain Knows










Tell me what the rain knows

O are these the Tears of Ages

That wash away the Wolf's Way

And leave not a trace of the day?



Tell me what the rain knows

O is this the flood of fortune

That pours itself upon me?

O see how I drown in this sea



Hark, hear the howl that eats the moon alive

Your fur is on fire

The smoke turns the whole sky raven black

And the world upon your back will crack

 Where will you go

Now you've no home?



Let the rain wash away your last days




E a proposito di AMV.............

molto interessante questo:



mi ha fatto venir voglia di vedere l'anime il cui titolo è:Ef-a tale of memories..speriamo che riesco a beccarlo in streaming perchè se lo devo scaricare...mi sa che s econtinua così dovrò far aggiungere memoria al mio pc entro la fine dell'anno.

La trama di Ef-Tales of memories  :

Durante una passeggiata solitaria Renji Aso incontra una curiosa ragazza presso una stazione ferroviaria in disuso. Chihiro Shindo, questo è il suo nome, indossa una grossa benda su un occhio e sembra non frequentare la scuola del paese come gli altri. I due decidono di incontrarsi nuovamente i giorni successivi e nasce così una forte amicizia, finché la giovane non confida un terribile segreto al suo nuovo amico: per via di un incidente anni prima soffre di un disturbo della memoria, non riuscendo a ricordare nulla di ciò che è avvenuto tredici ore prima. Quindi ogni giorno è costretta ad annotare su un diario ogni cosa che fa e per questo motivo ogni mattina per lei è come incontrasse Renji Aso per la prima volta.



Hiro Hirono è un giovane disegnatore di manga. Il giorno di Natale, mentre si sta recando a casa dei suoi amici per festeggiare, incontra Miyako Miyamura, una ragazza che dimostra da subito di avere un certo interesse per lui e che per questo si contrappone subito a Kei Shindo, la migliore amica di Hiro che segretamente nutre un forte sentimento per il ragazzo...............
poeticissimo con un taglio delle scene molto particolare peccato solo non sia doppiato in italiano anche se,ammetto che ,a volte , il tutto in giapponese e anche i particolari caratteri.dà un certo particolare fascino.

E per chi ancora non conosce lo splendido anime Wolf's Rain c'è la possibilità

Kiba_Moon_1920_site

di scaricare tutti gli episodi a questi link

Titolo originale: Urufuzu Rein

Nazione: Giappone

Data prima uscita in Giappone: 06/01/2003

Data prima uscita in Italia: 2007

Formato: Anime

Genere: Fantasy,Horror

Qualità Video: 10 / 10

Qualità Audio: 10 / 10

Numero Episodi: 26+4OAV[/font]





Se invece non si vuole occupare troppo spazio sul proprio pc a questo ottimo sito iscrivendovi a:www.yattamanga.it/manga/anime/wolf__s_rain/index.php




.::Trama::.


La storia è ambientata in un futuro prossimo, quando la terra si prepara ad affrontare una nuova glaciazione, cosa che porterà all'estinzione di parecchie specie animali. Fra queste ci sono i lupi, ridotti oramai a pochi esemplari che però hanno sviluppato della capacità straordinarie, infatti sono dotati di una intelligenza straordinaria e possono assumere le sembianze degli uomini, cosa che li consente di confondersi fra la popolazione. Molti di loro si sono abilmente integrati nella città di Freeze City e nascondono la loro vera identità, ma non Kiba un lupo fiero e ribelle che non accetta l'idea di confondersi con la razza umana, cosa che lo rende esposto alla caccia di un vecchio cercatore di lupi, che insieme al suo inseparabile cane nero, li vuole uccidere per placare la sua sete di vendetta. Kiba viene ferito e catturato da quest'ultimo, ma riuscirà a fuggire grazie ad un prezioso alleato che lo convincerà ad assumere la sembianza umana, per sopravvivere e continuare lottare. Kiba si unirà ad altri tre ragazzi lupo della sua specie ed insieme si metteranno alla ricerca dei "fiori della Luna", dei fiori che sbocciano con la luce della luna e che conducono al "Rakuen", un luogo paradisiaco abitato dai lupi. Sulle tracce dei fiori di luna c'è anche la casta dei "nobili", distinta dalla moltitudine degli uomini comuni che cerca di sopravvivere alla glaciazione. Questi hanno clonato i geni dei fiori della luna e tramite un complesso sistema di ingegneria genetica hanno creato Cheza, la "Fanciulla del Fiore", una misteriosa ragazza dagli occhi rossi il cui corpo emana l'odore del "Fiore della Luna" che richiama i lupi. Questa la trama di partenza che avrà dei risvolti sorprendenti ed entusiasmanti ricchi di mistero e suspance.
cliccate  sul teso del link anche s enon lo vedete sottolineato perchè,si apre comunque:Download



01. La città degli ululati



 
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02. Toboe, l'ululato che non piange



 
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03. Bad Fellow



 
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04. Cicatrici nella landa



 
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05. Lupi decaduti



 
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06. I successori



 
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07. La ragazza fiore


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08. Il canto del sonno


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09. Sospetti


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10. Moon's Doom


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11. Punto di sparizione


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12. Don't make me blue


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13. Il lamento degli uomini


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14. Il castello in rovina


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15. Il lupo grigio


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16. Un viaggio da sogno


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17. Odore di fiori, sangue di lupo


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18. Gli uomini, i lupi e il Libro della Luna


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19. Il sogno di un'oasi


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20. Consciously


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21. Bagliori di guerra


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22. Frammenti di stella cadent


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23. Il battito della città nera


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24. Odore di trappola


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25. Ricordi ingannevoli


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26. Il forno del chiaro di luna


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27.OAV 1. Il luogo dell'anima


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28.OAV 2. Uno sparo pieno di rimorsi


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29.OAV 3. High Tide, High Time


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30.OAV 4. Wolf's Rain


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Sigle

Sigla iniziale


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Sigla finale


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Sigla finale 2


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Che cosa è un AMV?

Spesso su youtube ho trovato,cercando sempree la mia adoratisisma serie Wolf's Rain,dei filmati che,da perfetta ignorante ,credevo fossero i trailers dell'anime,però....qualcosa non mi tornava:spesso cambiavano le musiche,le sequanze,le scene etc etc etc poi,alla fine...ILLUMINAZIONE!!!! e ho scoperto che cìè una vera e propria specie di arte che si è sviluppata nell'ambiente che gravita intorno a manga ed anime,questo prodotto creativo viene definito:AMV ,una sigla che significa:anime music video.
Gli AMV sono dei filmati amatoriali che rappresentano dei collage creativi realizzati a partire,appunto,da scene tratte dagli anime e commentati musicalmente secondo la sensibilità dell'operatore che viene detto:amv maker
Occorrono determinari software per realizzare gli AMV fra cui il più semplice è Windows Movie Player ,fino ad approdare alla complesista di software come:ShowBuz DVD ,Sony Vegas e After Effect
TECNICA PER REALIZZARE UN AMV
fonti:http://aycenter.forumcommunity.net/?t=14966393




- Montaggio: Usando differenti clips dalla fonte video e riuscire a rimontarli un una sequenza ben definita è forse il più importante fattore alla base della creazione di un valido AMV. Oviamente, nella maggior parte dei casi si tende a far coincidere il tipo di montaggio video con il tipo di accompagnamento musicale.

- Effetti digitali: Usando un software dedicato al video editing (generalmente un sistema di tipo Non-linear video editing), il video originale può essere modificato in molteplici modi. Alcuni effetti sono progettati per apparire impercettibilmente, altri invece sono fatti apposta per aumentare la sincronia con la fonte audio, o dare un particolare stile all'AMV.

- Lip-sync: Questo termine, fortemente presente nei comuni videoclip musicali, riguarda la sincronizzazione video del movimento delle labbra di un personaggio con la fonte audio. In questo modo, sembra che il personaggio inquadrato stia cantando la canzone in sottofondo. Questa operazione tuttavia, non è particolarmente presente in tutti gli AMV, perlopiù quelli a carattere parodistico.

- Effetti Speciali: Alcuni creatori di AMV manipolano digitalmente le scene, includendo animazioni 2D e 3D. Tuttavia, essendo una pratica utilizzabile adeguatamente solo da pochi studi di produzione o singoli, è una tecnica dalla diffusione particolarmente limitata.

Quasi tutti i generi musicali sono usati negli AMV. In particolare, molto spesso a fare da sottofondo sono canzoni J-Pop (sopratutto le colonne sonore degli anime), heavy metal e rock.



Ci sono diversi siti web grazie ai quali chiunque può sia vedere i lavori di diversi autori di AMV e inserire nei siti stessi i propri, in modo che altri possano downloadarli o vederli. Questi sono i principali siti di distribuzione degli AMV:

- Youtube: sito usato da milioni di utenti ma sinceramente come qualità è pessima.

- Daylimotion: anche questo è un sito usato da molti utenti e ha una qualità mediocre.

- Vsocial: sito usato da pochi utenti ma la qualità è ideale per un amv






Non so a voi............. ma a me è venuta una gran voglia di realizzare un AMV........
Intanto godiamoci questa meraviglia tratta da Dearh Note...







 

Un altro eccezionale AMV tratto da Wolf's Rain

Esoterismo in Wolf's Rain

wolfs-rain-mountians




Penso che non sia sfuggita proprio a nessuno l'estesa conoscenza esoterica che traspare da tutti gli episodi di Wolf's Rain e,direi,che permea anche proprio l'intera atmosfera di quest'anime stupendo.
Mi riprometto di esaminare e commentare,in quest'ottica,tutti gli episodi della serie.Oggi mi limito a fare una carrellata d'insieme così come mi vengono in mente le diverse suggestioni.
Come non ravvisare in Darcia il Guardiano della Soglia che mette alla prova ed impedisce la completa realizzazione interiore se non si è ancora veramente pronti?darcia2


Tornerò,episodio per episodio ad approfondire il tema,magari arricchendolo con riferimenti a link esterni.


Cheeza,la fanciulla fiore ha una doppia valenza:quella di Anima del mondo (meglio nota in latino come Anima Mundi termine filosofico usato dai platonici per indicare la vitalità della natura nella sua totalità, assimilata a un unico organismo vivente:esso rappresenta il principio unificante da cui prendono forma i singoli organismi, i quali, pur articolandosi e differenziandosi secondo le proprie specificità individuali, risultano tuttavia legati tra loro da una tale comune anima universale.e quella di anima individuale colta specialmente nei suoi rapporti con l'astrale sottolineati a ,più riprese,dalla sua natura lunare 

 E' significativo che solo Cheeza,possa indicare la via per il Rakuen,come a dire,che solo la nostra anima possiede la"bussola" che può condurci alla realizzazione,per realizzazione ,intendo la scoperta e l'adempimento della nostra missione in questa vita.

Il tema di base della serie ,quattro lupi che ,celano la loro VERA NATURA,sotto sembianza umane,sarebbe già,di per sè,terreno per ulteriori approfondimenti che vedono coinvolti temi quali:il totemismo,l'animale di potere,la licantropia se vogliamo anche il vampirismo .
I quattro diversi lupi

wolfs_rain_front

alludono chiaramente ai quattro elementi con le loro caratteristiche specifiche:Kiba =Fuoco=Spirito,l'unico a perseguire tenacemente e senza tentennamenti la ricerca del Rakuen



Tsume=Aria Intelletto.
Hige=Acqua
Toboe=Terra (non a caso è l'unico ad amare gli umani)

Anche la morte di Kiba ,rappresenta un'apoteosi alchemica:il Fuoco che viene digerito dall'Acqua che ne purifica i contenuti trasmutandoli e trasferendoli su un altro piano.

Tutta la serie sia le citazioni,che le situazioni o le immagini sono colme di rifeirmenti esoterici ,talmente tanti che per fare un'analisi più approfondita bisogna esaminare ogni episodio approfonditamente.

Anche il concetto stesso di Rakuen ha molte valenze,notare che ,oltre ad essere una specie di Avalon die lupi ,anche il nostro stesso mondo,viene definito "un rakuen che qualcuno ha aperto".Nulla di più..........







Questo brano,tratto  dal libro Brida di Coelho.sembra commentare diversi aspetti e situazioni che ritroviamo in Wolf's Rain......

           

"Che cos'è la Magia, allora?"

"La Magia è un ponte. Un ponte che permette di ringiungere il Mondo Visibile e quello Invisibile. E di apprendere lezioni da entrambi."





"Che cos'è l'Altra Parte?"

"L'Altra Parte è la prima cosa che si apprende quando si vuole seguire la Tradizione della Luna. Solo comprendendo l'Altra Parte si comprende come la conoscenza si possa trasmettere attraverso il Tempo. Noi siamo eterni, perchè siamo manifestazioni del Divino. Ecco perché attraversiamo molte vite e molte morti, uscendo da un punto che nessuno conosce e dirigendoci verso un punto parimenti ignoto. Devi abituarti al fatto che, nella Magia, molte cose non sono - né saranno - mai spiegate. Gli Dei decisero di fare determinate cose in una certa maniera, ma il motivo per cui agirono in questo modo è un segreto che solo Loro conoscono. In qualsiasi caso, ciò accade. E quando gli uomini pensano alla reincarnazione, arrivano sempre a scontrarsi con una domanda molto ardua: Se all'inizio c'erano pochi esseri umani sulla faccia della Terra, e oggi ne esistono così tanti, da dove provengono queste nuove anime? La risposta è semplice. In alcune reincarnazioni, noi ci dividiamo. Proprio come i cristalli e le stelle, le cellule e le piante, anche le nostre anime si dividono. La nostra anima si scinde in due, e ciascuna di queste nuove entità si suddivide in altre due... E così, nel giro di alcune generazioni, ogniuno di noi si ritrova ad abitare buona parte della Terra. ... Noi facciamo parte di ciò che gli Alchimisti chiamano Anima Mundi, l'Anima del Mondo. In realtà se l'Anima Mundi dovesse soltanto suddividersi, si indebolirebbe sempre di più, nonostante la diffusione e l'accrescimento. Ecco perché mentre ci si divide, contemporaneamente ci si ritrova. E questo incontro si chiama Amore. Allorché si scinde, l'Anima origina sempre una parte Maschile e una parte Femminile. ... In ogni Vita, abbiamo il misterioso obbligo di ritrovarci con almeno una di queste Altre Parti. L'Amore Sommo, quello che le ha separate, si rallegra per l'Amore che le unisce di nuovo."

"E come posso sapere chi è l'Altra Parte di me?"

"Correndo dei rischi. Correndo il rischio del fallimento, delle delusioni, ma non cessando mai di cercare l'Amore. Chi persevererà nella ricerca, trionferà.2

"Possiamo incontrare più di un'Altra Parte di noi in ogni vita?"

'Sì,' pensò la donna, con una certa amarezza. 'E quando ciò accade, il cuore si ritrova diviso - e il risultato è dolore e sofferenza. Sì, è possibile incontrare tre o quattro Altre Parti, perché noi siamo tanti e molto sparpagliati.'

"Esiste una sola Essenza della Creazione" disse infine la donna. "E si chiama Amore. L'Amore è la forza che ci permette di ricongiungerci, per condensare l'esperienza sparsa in molte vite e in molti luoghi del mondo. ... Ma, soprattutto, noi abbiamo l'obbligo di ricongiungerci, almeno una volta in ogni incarnazione con l'Altra Parte giacché, sicuramente, la incontreremo lungo il nostro cammino, magari solo per qualche istante. In qualsiasi caso, quegli attimi racchiuderanno un amore così intenso da giustificare il resto della nostra esistenza. Ovviamente è possibile che l'Altra Parte di noi prosegua per la sua strada: accade quando ci rifiutiamo di accettarla, o magari non ci accorgiamo della sua presenza. In tal caso avremo bisogno di una nuova incarnazione per rincontrarla e ricongiungerci con essa."

Fantasticando su WolfsRain

Al di là della bellezza di Final Fantasy

questo video mostra chiaramente una cosa che  ormai dovrebbe essere scontata,ma che ,ancora,forse stenta a trovare un proprio spazio riconosciuto e,cioè,di come gli AMV siano ormai una forma d'arte nata dalla costola degli anime,a se' stante con un proprio specifico autonomo valore.
Buona visione di questo splendido AMV

Che cosa è un AMV?

Spesso su youtube ho trovato,cercando sempree la mia adoratisisma serie Wolf's Rain,dei filmati che,da perfetta ignorante ,credevo fossero i trailers dell'anime,però....qualcosa non mi tornava:spesso cambiavano le musiche,le sequanze,le scene etc etc etc poi,alla fine...ILLUMINAZIONE!!!! e ho scoperto che cìè una vera e propria specie di arte che si è sviluppata nell'ambiente che gravita intorno a manga ed anime,questo prodotto creativo viene definito:AMV ,una sigla che significa:anime music video.
Gli AMV sono dei filmati amatoriali che rappresentano dei collage creativi realizzati a partire,appunto,da scene tratte dagli anime e commentati musicalmente secondo la sensibilità dell'operatore che viene detto:amv maker
Occorrono determinari software per realizzare gli AMV fra cui il più semplice è Windows Movie Player ,fino ad approdare alla complesista di software come:ShowBuz DVD ,Sony Vegas e After Effect
TECNICA PER REALIZZARE UN AMV
fonti:http://aycenter.forumcommunity.net/?t=14966393




- Montaggio: Usando differenti clips dalla fonte video e riuscire a rimontarli un una sequenza ben definita è forse il più importante fattore alla base della creazione di un valido AMV. Oviamente, nella maggior parte dei casi si tende a far coincidere il tipo di montaggio video con il tipo di accompagnamento musicale.

- Effetti digitali: Usando un software dedicato al video editing (generalmente un sistema di tipo Non-linear video editing), il video originale può essere modificato in molteplici modi. Alcuni effetti sono progettati per apparire impercettibilmente, altri invece sono fatti apposta per aumentare la sincronia con la fonte audio, o dare un particolare stile all'AMV.

- Lip-sync: Questo termine, fortemente presente nei comuni videoclip musicali, riguarda la sincronizzazione video del movimento delle labbra di un personaggio con la fonte audio. In questo modo, sembra che il personaggio inquadrato stia cantando la canzone in sottofondo. Questa operazione tuttavia, non è particolarmente presente in tutti gli AMV, perlopiù quelli a carattere parodistico.

- Effetti Speciali: Alcuni creatori di AMV manipolano digitalmente le scene, includendo animazioni 2D e 3D. Tuttavia, essendo una pratica utilizzabile adeguatamente solo da pochi studi di produzione o singoli, è una tecnica dalla diffusione particolarmente limitata.

Quasi tutti i generi musicali sono usati negli AMV. In particolare, molto spesso a fare da sottofondo sono canzoni J-Pop (sopratutto le colonne sonore degli anime), heavy metal e rock.



Ci sono diversi siti web grazie ai quali chiunque può sia vedere i lavori di diversi autori di AMV e inserire nei siti stessi i propri, in modo che altri possano downloadarli o vederli. Questi sono i principali siti di distribuzione degli AMV:

- Youtube: sito usato da milioni di utenti ma sinceramente come qualità è pessima.

- Daylimotion: anche questo è un sito usato da molti utenti e ha una qualità mediocre.

- Vsocial: sito usato da pochi utenti ma la qualità è ideale per un amv






Non so a voi............. ma a me è venuta una gran voglia di realizzare un AMV........

Intanto godiamoci questa meraviglia tratta da Dearh Note...







 


kiba_nella_neve_mini 

venerdì 27 gennaio 2012

Le voci del vento...................

ricordando un 18 settembre

Di la verità:non pensavi mai che sarei tornata...................................


o forse no........lo hai sempre saputo....come una pietra preziosa nascosta nelle profondità della terra hai atteso senza impazienza
e sotto un certo punto di vista sei stato premiato..................
Non so dirti cosa faremo da adesso ,posso solo dirti  che da adesso procederemo mano nella mano destinazione.............ignota


Caro blog sono tornata questa volta per restare con te e tu....così magico e silente...dammi un ispirazione...intanto ti dedico quest'immagine anche se oggi non è il 16 settembre...titolo di questo quadro di magritte ..........ma il 18 sono arrivata anche con due giorni di ritardo (più circa tre o quattro anni di assenza ma non sottilizziamo...)ilsedicisettembre
a presto rivederci
TaoTao: tempera,china ed anilina su tela
......per ogni esistere c'è un non esistere e viceversa ma,sono imprescindibili l'uno
dall'altro,la natura duale della nostra coscienza non potrebbe percepirli...come un tutto unico quali essi sono..........
si può "continuare ad esistere"...pensando di...non essere ma a questo attimo-pulsazione nè seguirà sempre uno
di natura opposta ma ad esso,complementare.......per cui si può anche supporre di essere ed invece............
Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.
James Douglas Morrison
Non so che cosa sia il tempo.Non so quale sia la sua vera misura,se ne ha una.Quella dell'orologio so che è falsa:divide il tempo spazialmente,dal di fuori.Anche quella delle emozioni so che è falsa:divide,non il tempo,ma la sensazione che abbiamo di esso.Quella dei sogni,è equivoca:in essa,raschiamo il tempo,una volta prolungatamente,un 'altra volta,frettolosamentee,quello che viviamo,è accellerato o lento conformemente ad una cosa del trascorrere della quale,ignoriamo la natura.Fernando Pessoa
Ti sei mai chiesto se si scriva per farsi leggere,o per leggersi,o ,piuttosto,per dimostrare a se stessi che si esiste?Certo.ci diciamo:un ombra non scrive (forse) e questa riflessione ci rassicura ,ci aggrappiamo ad essa come alla solidità di una zattera nel mezzo di un oceano che non ci offre appigli molto più solidi della consistenza dei nostri sogni...................e poi...il rileggerci ......ancora ci darà l'illusione di aver lasciato una traccia ,di aver percorso un tempo.di essere stati vivi,pensanti o,magari,anche solo semplicemente di essere stati.


Abisso




 




Tra me e la mia coscienza
c' è un abisso
nel cui fondo invisibile scorre
il rumore di un fiume lontano dai soli,
il cui suono reale è cupo e freddo -
Ah, in qualche punto del pensare della nostra anima,
freddo e scuro e incredibilmente vecchio,
in se stesso e non nella sua dichiarata apparenza.

Il mio ascoltare è diventato il mio vedere
quel sommerso fiume senza luogo.
Il suo rumore silenzioso libera sempre
il mio pensiero dal potere del mio pensiero di sognare.
Una temibile realtà appartiene
a quel fiume di mute, astratte canzoni
che parlano della non realtà
del suo andare verso nessun mare.
Ecco! Con gli occhi del mio sognato sentire
io sento il non visto fiume trasportare
verso dove non va tutte le cose
di cui è fatto il mio pensiero - il Pensiero
in Sé, e il Mondo, e Dio, che
fluttuano in quell' impossibile fiume.

Ah, le idee di Dio, del Mondo,
di Me stesso e del Mistero,
come da uno sconosciuto bastione colpito,
scorrono con quel fiume verso quel mare
che non ha raggiunto né raggiungerà mai
e apparterrà al suo moto legato alla notte.
Oh, ancora verso quel sole su quella spiaggia
di quell' inattingibile oceano!



Fernando Pessoa




                                                                     



Sequenza da un diario autunnale


Viatico fluire
volo e foglia
brivida il grumo
e occhieggia ottobre alla mia destra
Come non c'è silenzio nel silenzio
così luce si annega nel suo farsi
morte e lago.
Tigli del  primo ottobre
 parco inutile leggero di ogni Tutto
"Non ho parole" pensa la foglia
baciando lo stampo-idea
splendore di sua culla e di sua tomba.
Pallore atemporale
e dietro le mie spalle
fingono di passeggiare
tace davvero ora il silenzio
chiunque non cercava ora trovò.
Volto pagina
Quando ti sveglierai e non vedrai più il sole, o sarai morto o sarai tu il sole.Jim Morrison
Il mondo visibile non è più una realtà
e il mondo invisibile non è più un sogno
(W. B. Yeats)

adesso...............

Dedicato ad Adamante..........







Piccole nove lune
scendete liquide
Adamante piccola luna lquida
scesa in orma di lupo
scesa dal cielo di nettare
Adamante sii assente
taglia la neve
un nuovo parto di terra
un nuovo parto di sangue
e le nostre mani accese
sottili rune fra le nuvole
e passò fra essi e non la videro
e passò fra essi ,ancora
luna nuova
e ancora   e ancora
la luna nuova..............Adamante

che non esiste

Specchio specchio delle mie brame.............














La simbologia dello specchio













Nella ricchezza dei simboli in grado di esprimere la mistica, scegliamo l'immagine dello specchio, giacché un tale simbolo, più di ogni altro, si presta a manifestare la natura di questa mistica, ossia il suo carattere essenzialmente "gnostico", fondato su una percezione diretta. Lo specchio è infatti il simbolo più diretto della visione spirituale, la contemplatio, e in generale della gnosi, giacché attraverso di esso si trova concretizzato l'avvicinamento del soggetto e dell'oggetto. E' ugualmente possibile dimostrare a partire da questo esempio in qual modo i diversi significati di un simbolo relativi a differenti livelli di realtà, che sembrano talvolta contraddirsi, siano profondamente legati tra di loro e ricongiunti nel significato più alto dell'immagine, che è un significato puramente spirituale. Questa molteplicità di interpretazioni fa parte del carattere del simbolo; è qui che risiede la sua superiorità rispetto alla definizione concettuale. Mentre quest'ultima integra un determinato concetto in un contesto logico e di conseguenza lo determina a un certo livello, il simbolo resta aperto, senza tuttavia essere impreciso; è innanzi tutto una "chiave" che dona l'accesso alle realtà che oltrepassano la ragione. Queste "realtà" che oltrepassano la ragione possono essere ugualmente chiamate "verità"; ed insistiamo su questo fatto, giacché troppo disinvoltamente oggi si accetta che il simbolismo possa avere una spiegazione puramente psicologica. L'interpretazione psicologica di un simbolo non va immediatamente scartata; può corrispondere a una possibilità; è necessario invece rifiutare la tesi secondo cui l'autentica origine di un simbolo andrebbe trovata nel sedicente "inconscio collettivo", ossia nelle caotiche profondità dell'animo umano. Il contenuto di un simbolo non è irrazionale ma, se così possiamo dire, "sovrarazionale", ossia puramente spirituale. Non affermiamo con questo una tesi nuova, ci riferiamo piuttosto alla conoscenza del simbolismo così come esso si trova in ogni autentica tradizione, e così come è stata esposta da autori come Rene Guenon, Ananda Coomaraswamy e Frithjof Schuon. 

Ciò che desideriamo affermare è un principio: la simbologia dello specchio è a questo riguardo particolarmente istruttiva giacché lo specchio è, in un certo senso, il simbolo dei simboli. E in effetti possibile considerare la simbologia come il riflesso figurato delle idee non riducibili o degli archetipi. L'apostolo Paolo dice: "Noi ora vediamo in uno specchio, in enigma, ma verrà un tempo in cui vedremo faccia a faccia. Ora la mia scienza è parziale, ma verrà un tempo in cui io conoscerò per intero, come sono conosciuto" (I Corinti, 13, 12).

Qual è lo specchio in cui il simbolo appare come immagine di un archetipo eterno? Innanzi tutto l'immaginazione, qualora si consideri il carattere figurativo, "plastico", del simbolo, contrariamente alla nozione astratta. Ma, in un senso più ampio, è la ragione che, in quanto capacità di conoscere e di discernere, riflette il puro spirito; e in un senso ancora più ampio, lo spirito stesso è lo specchio dell'Essere assoluto. Plotino dice dello spirito assoluto (nous) che esso contempla l'Uno infinito e che, attraverso questa visione che non è mai in grado di cogliere compiutamente il proprio oggetto, evidenzia il mondo come un'immagine sempre incompleta; è come un ininterrotto riflesso spezzato. Secondo il verbo del profeta Mohammed "Vi è per ogni cosa un mezzo per levigarla e ripulirla dalla ruggine. E ciò che serve a levigare il cuore, è il ricordo (dhikr) di Dio". Il cuore, il vero centro dell'essere umano, è dunque come uno specchio che deve essere puro per poter ricevere la luce dello spirito divino. Proviamo a stabilire un confronto con il seguente dogma del buddismo T'chan del Nord: "Tutti gli esseri possiedono all'origine l'illuminazione spirituale, nello stesso modo in cui è nella natura dello specchio splendere. Se al contrario le passioni velano lo specchio, esso è allora invisibile, come se fosse ricoperto di polvere. Se i pensieri malvagi sono dominati e distrutti secondo le indicazioni del Maestro, essi cesseranno di manifestarsi. Allora lo spirito sarà rischiarato, secondo la sua stessa natura, e nulla vi resterà nascosto. È come la politura di uno specchio..." (Tsung-mt). Questa frase potrebbe trovarsi altrettanto bene in un testo sufi, ossia in un testo di mistica islamica. Quando il cuore è divenuto un puro specchio, allora il mondo vi si riflette come realmente è, ossia senza le deformazioni derivanti dal pensiero passionale. D'altro canto, il cuore riflette la verità divina in modo più o meno diretto, ossia dapprima sotto forma di simboli (ishârât), poi sotto forma di qualità spirituali (çifât) o di entità (a'yân), che sono la base dei simboli, e infine come verità divine (haqîqah).

Ricordiamo qui lo specchio sacro che ha una così grande funzione nelle tradizioni Tao e Shinto. Lo specchio sacro della tradizione Shinto, conservato nel tempio di Ise, rappresenta la verità o la veracità. Secondo la leggenda, venne fabbricato dagli dei per indurre la dea del Sole Amaterasu ad uscire dalla grotta in cui si era ritirata, in preda alla collera, e per restituire così la luce a mondo. Quando la dea lanciò uno sguardo all'esterno vide la propria luce nello specchio, la scambiò per un secondo sole e, spinta dalla curiosità, uscì dalla grotta. Questo suggerisce, tra l'altro, che il cuore, per la sua capacità di riflettere - per la sua veracità - attrae la luce divina.

Tutto quanto concerne la legge della riflessione può essere ugualmente utilizzato per descrivere il processo spirituale corrispondente. Secondo questi termini, l'immagine riflessa si comporta in maniera inversa rispetto all'immagine originaria. Così la Realtà divina, che abbraccia ogni cosa, appare nella sua immagine speculare come un centro ridotto a un punto inafferrabile. La felicità dell'Essere puro appare nel suo riflesso come un rigore che annienta, l'eternità come un momento fuggevole, e così via. Secondo la legge della riflessione l'immagine riflessa è simile all'immagine originaria da un punto di vista qualitativo, pur distinguendosi materialmente da essa; il simbolo è il suo archetipo, nella misura in cui si faccia astrazione dai suoi limiti materiali - o immaginabili - e in cui si consideri solo la natura che gli è propria. In base alla legge della riflessione d'altronde l'immagine originaria appare più o meno completa e precisa, secondo la forma e la posizione dello specchio.

Ciò è ugualmente valido per la riflessione spirituale, ed è per questo che i maestri del sufismo dicono abitualmente che Dio si manifesta al proprio servitore secondo la disposizione e le attitudini del suo cuore. In un certo senso, Dio sposa la forma spirituale del cuore, esattamente come l'acqua assume il colore del suo recipiente. In questo senso, lo specchio del cuore viene anche paragonato alla luna che riflette la luce del sole in maniera più o meno perfetta secondo la sua posizione nello spazio. La luna è l'anima (nâfs), che è rischiarata dallo spirito puro (rûh), ma ancora prigioniera del temporale essa subisce un mutamento (tal-wîn) al livello della sua ricettività. Il processo della riflessione è forse il simbolo più perfetto per il "processo" della conoscenza che la ragione non riesce ad esaurire completamente quanto al suo significato. Lo specchio è ciò che esso riflette, nella misura esatta in cui lo riflette.

Finché il cuore - o lo spirito di conoscenza - riflette il mondo molteplice, esso è questo mondo, al modo di questo mondo, ossia con la separazione tra l'oggetto e il soggetto, l'interiore e l'esteriore. Ma nella misura in cui lo specchio del cuore riflette l'Essere divino, esso lo è contemporaneamente, nella maniera totale, indivisa, dell'Essere puro. E in questo senso che l'apostolo Paolo afferma: "Ma ora si riflette in noi tutti la luce del Signore a viso scoperto, e noi siamo illuminati nella stessa immagine da una luce all'altra...".

Consideriamo ora lo stesso simbolo da un altro punto di vista. Hasan al-Basri, uno dei primi mistici dell'Islam, paragona il mondo nel suo rapporto con Dio al riflesso, che il sole proietta su una superficie d'acqua. Tutto ciò che possiamo percepire di questo riflesso proviene dalla sua immagine originaria, ma essa è indipendente dalla propria immagine riflessa e infinitamente superiore ad essa. Per meglio comprendere questo simbolo secondo la dottrina dell'"unità dell'esistenza" (wahdat al-wujûd), che occupa un posto fondamentale nella mistica islamica, è necessario ricordare che la luce rappresenta l'Essere e, di conseguenza, che l'oscurità rappresenta il nulla; che quanto è visibile è la presenza e che quanto non è visibile è l'assenza. Non si vede nello specchio che ciò che vi si riflette. L'esistenza dello specchio è tradita dalla possibilità di questo riflesso. In quanto tale, tuttavia, senza la luce che cade su di lui, lo specchio è invisibile, e ciò significa, secondo il senso del simbolo, che esso non è specchio in quanto tale. Esiste dunque un legame con la teoria indiana della Maya, la forza divina in virtù del cui potere l'infinito si manifesta in modo finito dissimulandosi sotto il velo dell'illusione. Tale illusione consiste precisamente nel fatto che la manifestazione, e ugualmente il riflesso, appare come qualcosa che esiste al di fuori dell'unità infinita. È la Maya che produce questo effetto - essa che, al di fuori dei riflessi che su di lei si proiettano, non è altro che una semplice possibilità o una capacità dell'infinito. Se il mondo in quanto totalità è lo specchio di Dio, allora l'uomo, nella sua natura originaria, che qualitativamente riassume in se stessa il mondo intero, è a maggior ragione lo specchio dell'Uno. A questo proposito, Muhýd-Din Ibn 'Arabî (XII secolo) scrive: "Dio (al-haqq) volle vedere le essenze (a'yân) dei Suoi Nomi perfettissimi (al-asmâ al-husnâ), che il numero non è in grado di esaurire, - e se preferisci puoi ugualmente dire: Dio volle vedere la Sua essenza ('ayn) sotto forma di oggetto (kawn) globale che, essendo dotato di esistenza (al-wujûd), riassume tutto l'ordine divino (al-amr), per manifestare in tal modo il Suo mistero (sirr) a Se stesso. Giacché la visione (ru'yâ) che l'essere ha di se stesso in se stesso non è simile a quella che gli offre un'altra realtà di cui si serve come di uno specchio: attraverso di esso egli si manifesta a se stesso nella forma risultante dal "luogo" della visione; quest'ultima non esisterebbe senza il "piano di riflessione" e il raggio che in esso si riflette...". Questo oggetto, commenta Ibn 'Arabi, è da una parte la materia originaria (al-qâbil), dall'altra Adamo; la materia originaria è in una certa misura lo specchio ancora oscuro e in cui non è ancora apparsa alcuna luce, ma Adamo al contrario è "la limpidezza stessa di questo specchio e lo spirito di questa forma"... (Fuçûç al- Hikam, capitolo su Adamo). L'uomo è dunque lo specchio di Dio. 

Ma da un altro punto di vista, più segreto, Dio è lo specchio dell'uomo. Nella stessa opera (capitolo su Seth) , Ibn ' Arabi scrive ancora: " ...il soggetto che riceve la rivelazione essenziale non vedrà che la propria "forma" nello specchio di Dio; non vedrà Dio - è impossibile che Lo veda - , pur sapendo che egli non vede la propria "forma" nello specchio divino.

Questo è del tutto analogo a ciò che ha luogo in uno specchio corporeo: contemplandovi delle forme, tu non vedi lo specchio, pur sapendo che tu vedi quelle forme - o la tua stessa forma - soltanto in virtù dello specchio. Dio ha reso manifesto questo fenomeno come simbolo particolarmente appropriato alla Sua rivelazione essenziale, affinché colui al quale Egli Si rivela sappia che egli non Lo vede; non esiste simbolo più diretto e più conforme alla contemplazione e alla rivelazione stessa. Cerca dunque tu stesso di vedere il corpo dello specchio guardando la forma che in esso si riflette; non lo vedrai mai contemporaneamente ad essa. E questo è così vero che alcuni, osservando questa legge delle forme riflesse negli specchi [corporei o spirituali], hanno preteso che la forma riflessa s'interponesse tra la vista di colui che contempla e lo specchio stesso; ed è quanto di più alto essi abbiano raggiunto nel dominio della conoscenza spirituale; ma la realtà è quella che abbiamo espressa poc'anzi [ossia che la forma riflessa non nasconde essenzialmente lo specchio, ma che questo la manifesta]. Abbiamo del resto già illustrato questo punto nel nostro libro delle "Rivelazioni della Mecca" (al- Fu-tûhât al-Makkiyah). Se tu assapori ciò, assapori l'estremo limite che la creatura in quanto tale possa raggiungere [nella sua conoscenza "oggettiva"]; non aspirare dunque a nulla al di là di questo e non affaticare la tua anima ma nel tentativo di superare tale grado, giacché vi troveresti, in principio e definitivamente, soltanto pura non-esistenza [l'Essenza essendo non- manifestata]...".

Su questo tema, Mastro Eckhart ha scritto: "L'anima contempla se stessa nello specchio della divinità. Dio stesso è lo specchio che egli svela e che egli vela a chi vuole... Nell'esatta misura in cui l'anima è in grado di oltrepassare ogni, parola, in questa misura essa si avvicina allo specchio. E nello specchio che si compie l'unione come un'uguaglianza pura e indifferenziata". Il sufi Sohrawardì d'Alep (XII secolo) scrive che l'uomo sul cammino del proprio se, scopre dapprima che il mondo intero è contenuto in se stesso, essendo un soggetto conoscente; egli si vede come lo specchio in cui tutti gli archetipi eterni appaiono come forme effimere. Ma in seguito prende coscienza di non possedere alcuna esistenza propria; il suo Io in quanto soggetto gli sfugge e altro non gli resta che Dio come soggetto di ogni conoscenza. E Muhýd-Din Ibn 'Arabî scrive: "Dio è dunque lo specchio in cui tu vedi te stesso, poiché tu sei il Suo specchio, e in esso Egli contempla i Suoi Nomi. Ed essi non sono altro che Lui stesso, in modo tale che la realtà si rovescia e diviene ambigua...". In un caso come nell'altro, che Dio sia lo specchio dell'uomo o che l'uomo sia lo specchio di Dio, lo specchio ha sempre il significato di soggetto conoscente che, in quanto tale, non può contemporaneamente essere l'oggetto della conoscenza. Ma questo è valido senza alcuna riserva solo per il soggetto divino, il "testimone" eterno (shahîd) di tutti gli esseri manifestati; è lo specchio infinito, la cui "sostanza" non può essere colta in alcun modo, ma che tuttavia si può in un certo senso conoscere, giacche è possibile sapere che tutti gli esseri possono venir conosciuti soltanto in lui. Tutto ciò ugualmente chiarisce le parole che Dante fa dire ad Adamo, e sulle quali hanno avuto modo di confrontarsi molteplici interpretazioni. Adamo dice del desiderio di Dante:

perch'io la veggio nel verace speglio
che fa di se pareglio all'altre cose,
e nulla face lui di se pareglio.
(Paradiso, XXVI, w. 106-8).

E Fârid-ud-Dîn 'Attar dice:

Venite, atomi erranti, ritornate verso il vostro centro e divenite lo specchio eterno che avete visto...
Titus Burckhardt

http://www.centrostudilaruna.it/burckhardtsimbologiaspecchio.html


Me non è Io






....forse io non sono io però è comodo crederlo................