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domenica 17 ottobre 2010

La poesia può essere "curativa"?

SENTO NELLA MIA STANZA







Sento nella mia stanza


un compagno invisibile.


La sua presenza non è confermata


da gesto o da parola.


Nè occorre fargli posto:


è miglior cortesia


l'ospitale intuizione della sua compagnia.


La presenza è la sola libertà che si prende.


Nè io nè lui tradiamo il patto di silenzio.


Annoiarmi di lui sarebbe strano, come


se la monotonia


conoscessero gli atomi del vasto mondo spaziale.


Non so se in altre case


entri, se si trattenga


o no, ma per istinto


io conosco il suo nome


ed è " immortalità".






EMILY DICKINSON 1863
 
In questo preciso momento,mi  sembra che aggiungere una qualsiasi parola dopo la splendida perfezione della poesia di Emily sia quasi una profanazione,però è d aun po' di tempo che mi accorgo di come ,in certi particolari momenti,mi vengano,spontaneamente dei versi in mente.
Ho cominciato a porre una maggiore attenzione a questa ricorrente situazione e,mi sono accorta che la "tipologia" dei versi non è casuale nel suo modo di presentarsi:ha un nesso preciso con ciò che vivo e noto di come ,in qualche modo,rappresenti una specia di "cura",di nutrimento, sevogliamo una vera e propria "uscita di sicurezza".
A questo punto mi chiedo:perchè non "usare"(brutto termine,ma comunque adatto ) la poesia per aiutarci in tutte quelle piccole o,forse,nemmeno tanto piccole,battaglie esistenziali?
E' meglio il prozac,lo spinello o il lettino di uno psicanalista?
Non possiamo scegliere (forse..)le sfide da affrontare ma ,sicuramente  abbiamo la libertà di scegliere i mezzi  e,sopratutto,la qualità dei mezzi,con cui afforntarle.
 
Una poesia che sento molto e che riesce ,incredibilmente a riconciliarmi con l'idea della morte (che è poi,in definitiva,un riconciliarsi con l'idea della PROPRIA morte) è la seguente (un poeta,Pessoa che,in generale sento molto affine).
 
La morte è la curva della strada,



morire è solo non essere visto.


Se ascolto, sento i tuoi passi


esistere come io esisto.


La terra è fatta di cielo.


Non ha nido la menzogna.


Mai nessuno s’è smarrito.


Tutto è verità e passaggio.
 
Fernando Pessoa