♥ E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna il rakuen ♥

giovedì 12 novembre 2009

Transurfing Lo spazio delle varianti










E' in arrivo il libro Transurfing,Lo spazio delle varianti e,già si profila come il caso editoriale dell'anno per chi si occupa di crescita personale,c'è già,chi avendone letto l'estratto di alcuni capitoli,che vi posto di seguito ,lo ha anteposto alla visione della Legge d'Attrazione.Anche io ho letto solo l'anteprima e,se si approfondisce,non mi sembra che l'opposizione fra i due percorsi sia poi così netta,semmai posso dire che il Transurfing rappresenterà un approfondimento ed ampliamento di ciò che ci aveva anticipato la Legge d'Attrazione,se si approfondicscil pensiero degli Hkcs ,senza fermarsi agli aspetti più superficiali ,mi sembra che vi siano,invece,diversi punti di contatto.Ovviamente anche io,come voi,aspetto impazientemente l'uscita di Transurfing per potermene fare un'idea completa ed esaustiva,fra l'altro questo è il primo libro di una trilogia che ,in Russia è già famosa da anni.Sarei anche felice,se qualche lettore vorrà lasciare le sue impressioni per confermarmi più le analogia o i contrasti fra le due visioni.











Gentile lettore,

questo librettino è un dono per te, è un estratto di un’opera veramente

speciale che ha colpito il nostro cuore e la nostra mente, Lo

Spazio delle Varianti.

Con questo regalo vogliamo offrirti la possibilità di affrontare la

realtà quotidiana senza lasciarti travolgere dagli eventi, di evitarli

senza incagliarti negli scogli delle difficoltà e delle negatività che

attanagliano ogni giorno la tua esistenza e che non permettono

alla tua essenza più profonda di fluire liberamente e di librarsi al

di sopra del turbinio incessante in cui siamo immersi.

Tramite la lettura di quest’opera apprenderai l’arte del Transurfing,

ovvero come scivolare attraverso i colpi e le sferzate

del destino e gestire a tuo piacimento le circostanze che spesso

turbano il tuo equilibrio.

Siamo felici che la nostra Casa Editrice abbia avuto l’opportunità

di proporre questo testo ai lettori italiani e siamo sicuri che

anche tu, come noi, ti appassionerai e apprezzerai gli stimolanti e

innovativi contenuti proposti da Vadim Zeland nelle sue opere.

L’Editore

In Russia sono già stati pubblicati 10 titoli di Vadim

Zeland e Transurfing.

Si tratta di un fenomeno editoriale che ha portato

all’acquisto di milioni di copie complessivamente,

con spazi riservati alle opere di Zeland in

molte librerie.

Lo spazio delle varianti è il primo volume di una

trilogia. Gli altri due titoli usciranno in italiano

nel 2010 sempre pubblicati da Macro Edizioni.

Per maggiori informazioni su questo autore

e sulla stessa collana visitate il nostro sito

www.macroedizioni.it

Gruppo EditorialE Macro

via Bachelet 65, 47522 Cesena (FC)

e-mail: ordini@macroedizioni.it

sito internet: www.macroedizioni.it

Questi testi sono una selezione

estratta dal libro di Vadim Zeland:

Transurfing - Lo Spazio delle Varianti

Estratto dal Capitolo I - Il Modello delle varianti



[...] Tante volte io, come molti altri, avevo cercato di pretendere

dal mondo quello che secondo me mi spettava. In risposta,

però, il mondo mi aveva voltato le spalle con indifferenza. Allora

i miei consiglieri, saggi di esperienza, mi avevano detto che

il mondo non si dava così semplicemente, che bisognava conquistarlo.

E io avevo cercato di lottare, ma non avevo ottenuto

niente e avevo solo perso forze. I miei consiglieri, però, avevano

una risposta pronta anche per questo caso. Mi dicevano: «Sei

tu che non vai bene! Prima devi cambiare te stesso e solo dopo

potrai pretendere qualcosa dal mondo». E allora avevo provato

ttare con me stesso, ma era ancora più difficile. [...]

Il Transurfing è un modo di scegliere il proprio destino esattamente

come si fa con una merce al supermercato. Che cosa ciò

significhi è proprio quanto intendo raccontarvi. Verrete a sapere

perché le mele possono “cadere nel cielo”, cos’è “il fruscio delle stelle

del mattino” e anche molte altre cose piuttosto insolite. [...]

L’uomo, privato della fortuna, si lamenta della propria sorte:

perché la vita è così ingiusta? Perché uno ha tutto in eccedenza

e un altro si trova sempre in ristrettezze? [...]

Da dove trae origine questa disuguaglianza? Perché la vita,

che non conosce confini nella sua multiformità, impone un

4 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

certo tipo di limiti a determinate categorie di persone? Di quale

colpa si sono macchiati i meno fortunati? [...]

E allora si fanno strada le varie dottrine [...] si trovano nuove

interpretazioni, espresse in formule del tipo: “Se vuoi essere felice,

siilo”. [...]

Se da una parte la persona sembra accettare questa posizione,

dall’altra, però, non le va proprio a genio di affrontare con gioia i

grigiori della realtà. Ma possibile che le venga negato il diritto di

volere qualcosa di più? E perché poi deve costringersi a gioire? è

come costringersi ad amare. [...]

... L’uomo non può comunque arrivare a comprendere perché

deve costringere se stesso a perdonare coloro che odia e amare

coloro verso cui prova indifferenza. Che gliene viene? [...]

Se sei povero, malato, brutto e sfortunato vuol dire che

la colpa è tua. Sei tu a essere imperfetto, perciò sei obbligato

a cambiare te stesso. L’uomo viene posto di fronte al fatto

che, innanzitutto, egli è un coacervo di difetti e vizi su cui

occorre lavorare alacremente. Un quadro un po’ sconfortante,

che ne dite? Ne risulta che se l’uomo non ha avuto subito la

fortuna di nascere ricco e fortunato, allora ha solo due

prospettive: o portare la sua croce con rassegnazione,

o dedicare la sua vita alla lotta. Nel profondo

dell’anima si fa fatica a provare gioia

per queste alternative di vita. Possibile che

in tutta questa irreparabilità non ci sia uno

spiraglio di luce?

Sì, una via di uscita per fortuna c’è. [...]

... il Transurfing [...]

Estratto dal Capitolo I - Il Modello delle Varianti – 5

Non affrettatevi a gesticolare in segno di delusione e a replicare

che vi si sta rifilando l’ennesima chimera. [...]

Se voi avete deciso per voi stessi che il destino è qualcosa di

predeterminato che non siete in grado di cambiare, andrà sicuramente

così. In questo caso vi mettete volontariamente in mani altrui,

non importa di chi, e diventate una nave che naviga secondo

l’arbitrio delle onde. Se invece ritenete di essere creatori del vostro

destino, allora vi assumerete coscientemente la responsabilità di

tutto quanto avviene nella vostra vita. Lottate con le onde nel

tentativo di governare la vostra nave.

Ma osservate bene quello che succede: la vostra scelta si

realizza sempre. Otterrete sempre quello che scegliete. [...]

La natura del mondo è una, ma palesa costantemente volti

diversi. [...]

La molteplicità di varianti del nostro mondo è la sua proprietà

prima e fondamentale. [...]

Anche il destino dell’uomo è raffigurato da una pluralità di

varianti.

Teoricamente non esiste alcun tipo di limitazione agli

scenari e alle decorazioni dell’esistenza umana, giacché lo

spazio delle varianti è infinito. Qualsivoglia avvenimento di

minima importanza può influire sul decorso del destino. La

vita dell’uomo, come un qualsiasi altro moto di materia, si

presenta come una concatenazione di cause

ed effetti. L’effetto nello spazio delle varianti

si trova sempre vicino alla sua causa.

L’uno segue l’altro, perciò i settori del destino

si dispongono in linee della vita. Gli scenari e

6 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

le decorazioni dei settori su una stessa linea sono più o meno

omogenei. La vita di un uomo trascorre a ritmo cadenzato

lungo una stessa direzione, finché non si produce un evento

che cambia scenari e decorazioni. Allora il destino subisce

una svolta e passa su un’altra linea della vita. [...]

Si può dire che la realtà si evolve lungo la linea della vita a seconda

del punto di partenza prescelto. Ognuno ottiene ciò che

sceglie. Voi avete il diritto di scegliere proprio perché l’infinità

delle varianti esiste già. Nessuno vi impedisce di scegliere il destino

che più vi piace. La gestione intera del destino si riduce a

un unico e semplice atto: fare una scelta. Il Transurfing risponde

alla domanda come fare. [...]

Non si può stare semplicemente seduti e formare la propria

realtà con la sola forza della contemplazione. è vero che

esistono persone in grado di materializzare letteralmente oggetti

dall’aria, ma si tratta di pochissimi individui che peraltro

non fanno pubblicità delle proprie capacità. Comunque

sia, i pensieri influenzano fortemente il destino dell’uomo al

pari delle azioni concrete. [...]

Quando pensate a qualcosa, la frequenza

dell’energia dei vostri pensieri

è sintonizzata su una determinata

zona nel settore delle varianti. Quando

l’energia finisce in un settore dello

spazio delle varianti, prende origine la

realizzazione materiale della data variante.

L’energia possiede una struttura

complessa e permea tutto ciò

Estratto dal Capitolo I - Il Modello delle Varianti – 7

che esiste in questo mondo. Passando attraverso

il corpo dell’uomo, l’energia viene modulata

dai pensieri e, in uscita, assume i parametri

corrispondenti a questi pensieri. [...]

Le circostanze della vita si formano

non solo in seguito ad azioni concrete,

ma anche per effetto del carattere dei pensieri

di una persona. Se avete un atteggiamento ostile nei

confronti del mondo, esso vi risponderà allo stesso modo.

Se siete abituati a esprimere perennemente insoddisfazione,

avrete sempre più motivi per farlo. Se nei vostri rapporti con

la realtà predomina il negativismo, il mondo sicuramente vi

mostrerà i peggiori lati di sé. Al contrario, un atteggiamento

positivo cambierà in meglio la vostra vita nel modo più naturale.

L’uomo ottiene sempre quello che sceglie. Così è la

realtà delle cose, che vi piaccia o no. [...]

Su una determinata linea della vita non si può cambiare

niente. Analogamente, trovandovi a una mostra di quadri,

non potete togliere o spostare l’opera che non vi piace. Non

siete voi i padroni qui. D’altra parte, nessuno vi impedisce

di girare i tacchi e andare in un’altra sala per vedere quello

che vi piace di più. è pur vero, però, che il passaggio su una

linea della vita secondo le proprie esigenze non avviene

per semplice desiderio. Non tutti i pensieri

trovano una realizzazione materiale, e non tutti

i desideri si avverano. E qui non si tratta del

contenuto dei pensieri ma della loro qualità. Il

fatto è che un semplice sogno o un desiderio

8 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

non significano ancora una scelta. I sogni

non si avverano. [...]

Chi ha familiarità con i principi dell’Islam

sa che cosa significhino le parole “il

destino dell’uomo è conservato nel Libro”.

Si intende che il destino è predeterminato

e da lì non scappi. Analoghe affermazioni

si incontrano in altre religioni. Il destino dell’uomo è effettivamente

già predeterminato. Ma l’errore delle religioni sta nel

fatto che di varianti di questo destino non ce n’è una sola, ma

un insieme infinito. Al destino non si sfugge. Anche quest’affermazione

è in un certo senso corretta, giacché non si può cambiare

lo scenario della variante. Lottare con il mondo circostante per

cambiare il proprio destino è un lavoro faticoso e ingrato. Non

ha senso cercare di cambiare lo scenario, si può solo cercare di

scegliere per sé una variante ottimale. [...]

Dal modello delle varianti ne consegue che l’uomo è creatore

del proprio destino. Ma la concezione del destino secondo il

Transurfing differisce da quelle più note. Dove sta la differenza?

Nel fatto che l’uomo può scegliere la propria fortuna, senza bisogno

di lottare per ottenerla. [...] Ponetevi semplicemente questa domanda:

quanto siete riusciti a ottenere lottando contro il mondo

per essere felici? [...] Si può spendere nella lotta una vita intera

e non raggiungere niente lo stesso. Non è più semplice fare in

modo che sia il mondo a venirvi incontro? Realizzare la vostra

scelta è del resto la sua occupazione principale. [...] La scelta però

non è un semplice desiderio ma qualcosa di diverso, di cui saprete

presto. I desideri si realizzano solo nelle favole. [...]

Estratto dal Capitolo II - I Pendoli

L’energia del pensiero dei singoli individui si fonde in un unico

flusso... un pendolo energetico [...]

Perché un pendolo? Perché oscilla

con frequenza tanto più forte quanto

maggiore è il numero degli individui,

dei sostenitori, che lo nutrono

della loro energia. [...]

... Qualsiasi essere vivente in grado

di emettere energia in una precisa direzione

prima o poi crea un pendolo

energetico. [...]

Ogni pendolo per sua natura è distruttivo, giacché sottrae

energia ai suoi membri e li sottomette al proprio potere. Il carattere

distruttivo del pendolo si manifesta nella sua totale indifferenza

al destino di ogni singolo membro. L’obiettivo del pendolo

è solo uno: ricevere l’energia del membro. Quale possa essere

in tutto ciò il vantaggio del singolo membro, per il pendolo non

ha nessuna importanza. L’individuo che subisce l’influenza del

sistema è costretto a costruire la sua vita in conformità alle leggi

imposte dal sistema, diversamente rischia di finirne stritolato ed

espulso. Per questo motivo chi si trova a subire la pressione di

un pendolo distruttivo può rovinarsi con estrema facilità l’intera

esistenza. Sfuggirne indenni è di solito molto difficile.

Se una persona ha fortuna, riesce a trovare il suo posticino

nel sistema e ad assestarsi lì, vivendo come un pesce nell’acqua.

Dal suo posto egli, come membro, fornisce energia al pendolo e

quest’ultimo lo ricambia, garantendogli un ambiente di sopravspazio_

10 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

vivenza. Qualora, però, egli violasse le leggi della struttura e la sua

frequenza di emissione non coincidesse più con quella di risonanza

delle oscillazioni del pendolo, quest’ultimo, privato di una

fonte di energia, finirebbe per ripudiarlo o distruggerlo.

Se invece una persona finisce per sbandare e si allontana

dalle sue linee esistenziali favorevoli, la sua vita nella struttura

di un pendolo estraneo si trasforma in un supplizio o in una

squallida sopravvivenza. [...]

C’è anche chi, finendo sotto l’ala protettiva di un pendolo,

raggiunge risultati eccellenti. Napoleone, Hitler, Stalin e analoghe

personalità della storia, sono tutti i beniamini dei pendoli distruttivi.

Anche in questi casi, però, i pendoli non si preoccupano

del benessere dei loro singoli membri, impegnati come sono a

utilizzarli per i propri scopi. Quando fu chiesto a Napoleone se

si fosse mai sentito veramente felice, egli poté ricordare di tutta la

sua vita solo pochi giorni. [...]

Quante volte le persone, facendosi allettare dalle trovate pubblicitarie

dei pendoli, si sono allontanate dalla felicità che avevano

sotto il naso! Vanno a fare il servizio militare e muoiono;

affrontano studi e imparano una professione che non è la loro;

trovano un lavoro estraneo alla loro personalità, purtuttavia di

prestigio, e affondano in un mare di guai; legano la propria vita

a una persona che non è quella giusta e poi soffrono. [...]

L’importante è riconoscere il pendolo e non stare al suo gioco a

meno che non ci sia in ballo un interesse personale diretto. [...]

... Esistono organizzazioni di beneficienza, associazioni per

la difesa della natura, degli animali. Che cosa possono avere

queste strutture di distruttivo, vi chiederete voi. Per vostra inspazio_

Estratto dal Capitolo II - I Pendoli – 11

formazione personale, distruttivo è il fatto che esse comunque

si nutrono della vostra energia, restando assolutamente indifferenti

al vostro benessere e alla vostra felicità. Sollecitando

a essere magnanimi con gli altri, vi propongono di rimanere

indifferenti a voi stessi. Se ciò vi garba e vi sentite veramente

felici facendo queste opere di bene, significa che avete trovato

la vostra vocazione, il vostro pendolo. Qui, però, dovete essere

molto onesti con voi stessi: non è che per caso indossate

una maschera di virtù? Siete veramente disposti a offrire con

sincerità soldi ed energia per il bene degli altri o non giocate

piuttosto a fare beneficenza per apparire migliori?

Vi racconto tutto ciò per spiegarvi cosa significa scegliere

il proprio destino e come fare per sceglierlo. Armatevi di pazienza,

cari lettori, non è così semplice ma poco a poco tutto

diventerà più chiaro. [...]

Quali che siano gli slogan usati da guerre e rivoluzioni per

giustificare se stesse, la sostanza è una sola: si tratta di una

battaglia di pendoli per la conquista di seguaci.

Le forme di battaglia possono essere le più diverse ma il fine

è solo uno: fare più proseliti possibile. Le energie fresche, infatti,

sono d’importanza vitale per il pendolo. In loro assenza il pendolo

si fermerebbe. [...]

Non appena l’individuo si sintonizza sulla frequenza d’onda del

pendolo, si instaura tra loro una interazione a livello energetico. [...]

Si instaura una sorta di presa, di aggancio reciproco. [...]

Facciamo un esempio: il pendolo di un partito politico promuove

una campagna di agitazione, recluta un nuovo iscritto e lo

nutre di energia sotto forma di senso del giusto, di soddisfazione,

12 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

di dignità e di importanza. Il neo-iscritto si illude di avere la situazione

sotto controllo, di poter scegliere. Non si accorge che è lui

a esser stato scelto e sottoposto a controllo. Dall’esterno sembra

che il nuovo membro sia fermamente convinto di aver realizzato

la propria volontà. In realtà, ciò che lui crede essere la sua volontà

gli è stato imposto dal pendolo con subdoli artifici. [...]

Compito principale del pendolo è quindi quello di agganciare

l’individuo, toccarlo sul vivo, usurpare i suoi pensieri, non importa

in che modo. [...]

Uno dei metodi preferiti dai pendoli per garantirsi l’accesso

alla vostra energia è quello di farvi perdere il controllo.

Chi perde l’equilibrio comincia a “vibrare” alla frequenza del

pendolo, contribuendo con ciò stesso a farlo oscillare. [...]

Anche il senso di colpa è uno dei grandi canali prioritari da

cui il pendolo attinge energia. [...]

«Se sei in colpa, sei obbligato a fare quello che dico io».

è difficile convivere con il senso di colpa, perciò gli uomini

cercano di liberarsene. Ma in che modo? Sopportando un castigo

o espiando la colpa, ovvero, in entrambi i casi, dimostrando

obbedienza e quindi indirizzando il loro lavoro mentale in una

determinata direzione. [...]

L’individuo può anche rendersi conto

del fatto che i pensieri e i comportamenti

negativi non portano a niente di buono,

tuttavia continua a ripetere gli stessi

errori per la forza dell’abitudine.

Proprio per questo motivo le abitudini

causano spesso problemi e obbligaspazio_

Estratto dal Capitolo II - I Pendoli – 13

no ad agire in modo poco produttivo. Liberarsi dalle abitudini,

però, è difficile. Esse creano una illusione di benessere, e l’uomo

si appoggia a esse perché si fida di più delle situazioni note. [...]

Ma può l’individuo liberarsi dall’influenza dei pendoli? [...]

... Spesso succede che qualcuno si ribelli e reagisca apertamente

contro il pendolo-asservitore. In questo duello, si

noti bene, l’individuo esce sempre sconfitto. Un pendolo può

essere vinto solo da un altro pendolo. [...] Se ha deciso di disobbedire

e incominciare una battaglia, finirà solo per perdere

energia. Nella migliore delle ipotesi il sistema lo scaglierà

oltre i suoi confini, nella peggiore lo schiaccerà.

... La colpa non sta nell’atto di per sé ma nella disobbedienza,

nel rifiuto del seguace di continuare a fornire energia

al pendolo.

Perché si dice “peccato confessato, mezzo perdonato”?

Perché un individuo che si è incollato il senso di colpa è

pronto a servire il potere del pendolo. [...]

Ha importanza solo il ripristino del controllo perduto. [...]

Di solito le reali motivazioni del pendolo sono velate da principi

morali. Come dire: un pentito non è più un criminale! Capirete

da soli dove agisce il principio morale e dove invece

vengono toccati gli interessi del sistema se terrete

sempre presente cosa sono veramente i pendoli

e quali sono i loro veri scopi. [...]

... Se il desiderio di evitare una determinata

circostanza è molto forte, esiste

una forte probabilità che l’indesiderata

circostanza si verifichi. Lottare con tutte

14 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

le proprie forze contro qualcosa che non volete equivale a investire

energia affinché ciò si produca nella vostra vita. Affinché lo

spostamento su linee indesiderate della vita si realizzi, non occorre

necessariamente intraprendere delle azioni. [...]

... Non appena vi lasciate penetrare dal negativo, vi imbevete di

ostilità e cominciate a cullare questa sensazione, l’evento indesiderato

troverà sicuramente il modo di materializzarsi nella vostra vita. L’unico

modo per allontanare dalla propria vita gli eventi indesiderati

è liberarsi dalla pressione del pendolo [...]

... Voi non avete il diritto di giudicare e di cambiare

qualcosa in questo mondo. Bisogna percepire

tutte le manifestazioni della realtà come quadri in una

mostra, che vi piaccia o no. In una mostra ci possono

essere tanti quadri per voi poco interessanti. Ma non vi viene

nemmeno in mente di chiedere ai curatori di toglierli.

Una volta che avete riconosciuto al pendolo il suo diritto di

esistere, siete in pieno diritto di uscire, di svincolarvi dalla sua

influenza. Ma l’importante è non lottare contro di lui, non giudicarlo,

non arrabbiarsi, non perdere il controllo della situazione,

ché diversamente prendereste parte al suo gioco. Al contrario,

dovete accettarlo tranquillamente come un fatto dovuto, un male

inevitabile e solo dopo uscirne. Ogni manifestazione di non

accettazione è una emissione di energia in direzione del pendolo.

Prima di capire cosa significhi scegliere bisogna imparare a rinunciare.

Gli uomini, di solito, non hanno le idee chiare su quello che

vogliono. Per contro, sanno benissimo che cosa non vogliono. Mirando

a evitare cose o fatti indesiderati, molti agiscono in modo tale

da ottenere esattamente il contrario. Per rinunciare, bisogna prima

Estratto dal Capitolo II - I Pendoli – 15

accettare. Il verbo “accettare” qui non significa lasciar entrare dentro

di sé, permettere un accesso, bensì riconoscere alle altre realtà il diritto

di esistere e, fatto questo, lasciarsele alle spalle con indifferenza.

Accettare e lasciar andare significa far passare dentro di sé un fatto e

dargli l’addio, dimenando la mano in gesto di saluto. [...]

... Come ci si può difendere dall’azione di un pendolo? Facendo

il vuoto. Se sono vuoto, non offro agganci. Non faccio il gioco del

pendolo ma non cerco nemmeno di difendermi. Lo ignoro semplicemente.

L’energia del pendolo, senza toccarmi, si diffonde e si

disperde nello spazio. Il gioco del pendolo non mi preoccupa, non

mi tange. Rispetto a lui io sono vuoto. [...]

Se qualcuno vi infastidisce, provate a

misurare su di lui il modello del pendolo

distruttivo, probabilmente gli andrà a

pennello. Se non riuscite a calmare

l’importuno, provate semplicemente

a non rispondere alle sue provocazioni,

ignoratelo. Finché continuate a fornirgli

la vostra energia lui non vi lascerà in pace.

Potete dargli energia sia direttamente, litigando con lui, sia indirettamente,

odiandolo in silenzio. Smettere di fornirgli energia vuol

dire non pensare a lui, toglierselo dalla testa. Provate a dire semplicemente

a voi stessi: «Ma che se ne vada al diavolo!» [...]

... L’abitudine a reagire negativamente di fronte a circostanze

fastidiose funge da leva d’innesco del meccanismo di presa della

vostra energia mentale da parte del pendolo. Quest’abitudine

verrà meno se comincerete a giocare a un gioco originale, basato

sulla sostituzione a bella posta di sensazioni: invece della pauspazio_

16 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

ra provate a manifestare sicurezza,

invece di provare sconforto provate

a sfoderare entusiasmo, al posto

dell’indignazione esibite indifferenza

e al posto dell’irritazione mostrate

gioia. Provate a reagire almeno di

fronte ai piccoli problemi in modo

“non adeguato”. Che cosa avete da

perdere? [...]

Per ogni problema difficile esistono soluzioni facili. La

chiave per la risoluzione sta sempre in superficie, si tratta solo

di vederla. Ma il pendolo, che ha creato il problema, ostacola

la visione. [...]

Ciascuno di noi, nell’arco della sua vita, si scontra continuamente

con varie difficoltà, specialmente se sono cose nuove, non

conosciute. Alla fine tutti hanno l’abitudine ben radicata di affrontare

i problemi con timore e a volte con vera e propria paura. Per di

più l’uomo dubita sempre delle proprie capacità di misurarsi con

le difficoltà. Risulta così che la tendenza ad accogliere con timore i

problemi si trasformi nel filo che guida la marionetta. [...]

I pendoli non sono per l’uomo un male assoluto, se egli agisce

consapevolmente. L’uomo non può essere completamente

libero dalla loro influenza. Si tratta solo di capire come non

soggiacere all’influenza dei pendoli ma utilizzarli intenzionalmente,

nei propri interessi. Il Transurfing propone a questo

fine dei metodi concreti. [...]

... Proprio i pendoli, alla fin fine, trasformano il sogno di una

persona in realtà. [...]

Estratto dal Capitolo III - L’Onda della Fortuna

Ogni persona ha i suoi momenti fortunati,

le sue onde della fortuna. Spesso succede che

qualcosa riesca bene e ne consegue una cascata

di piacevoli sorprese, come se fosse incominciato

un periodo d’oro nella vita. Una tale

cascata si verifica di rado e comunque a una sola

condizione: nel caso in cui il primo successo

abbia rallegrato la persona e l’abbia riempita di entusiasmo

e umore positivo. [...]

L’onda della fortuna vi trasporta sulle linee della vita fortunate.

[...]

L’onda della fortuna è una formazione temporanea, non

assorbe l’energia altrui e perciò alla fin fine si estingue, come

un’onda del mare che si frange sulla riva. [...]

Può sembrare che l’onda vada e venga. [...]

Ma, l’onda della fortuna esiste in maniera stazionaria

nello spazio delle varianti sotto forma di concentrazione di

linee favorevoli. Siete voi che, muovendovi sulle linee della

vita, incontrate tale disomogeneità come onda e la cavalcate,

accogliendola nella vostra vita o allontanandovene, rapiti

dai pendoli. [...]

Gli uomini sono fatti così: “non conservano quello che

hanno e poi piangono quando lo perdono”. [...]

Se ora siete riconoscenti per quello che avete, se provate

amore per tutto ciò che vi circonda e vi aiuta a vivere, emettete

energia positiva. E allora, se vorrete, potete contare pienamente

su un miglioramento delle vostre condizioni. [...]

18 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

Noi alla fine otteniamo sempre le cose e le situazioni

che dominano fortemente i nostri pensieri. I

nostri pensieri ci ritornano sempre indietro come boomerang.

[...]

... Non lasciar entrare dentro di sé l’energia

negativa non è sufficiente. Bisogna fare

in modo di non emettere noi stessi l’energia

negativa. [...]

Vi lasciate penetrare dall’energia negativa e

con ciò vi assicurate la presenza di problemi nella vita. Voi emettete

energia negativa ed essa vi ritorna indietro sotto forma di

nuovi problemi. Come un boomerang. [...]

Invece di accettare i giochi che vi impongono i pendoli

distruttivi, cercate pendoli il cui gioco vi possa essere di giovamento.

Ciò significa prendere l’abitudine di fare attenzione

solo agli aspetti belli e positivi. Quando leggete qualcosa

di positivo, piacevole, promettente, fissatelo bene nei vostri

pensieri e gioitene. [...]

... Vi siete riempiti di gioia e d’ispirazione. Ma di nuovo vi

trascina la routine di tutti i giorni. La festa finisce e incominciano

i giorni di sempre. Come si può fare, allora, per conservare

dentro di sé l’atmosfera della festa?

Per prima cosa bisogna tenere vivo il ricordo di quest’atmosfera.

[...] ci dimentichiamo delle cose belle vissute ed esse

smettono di procurarci gioia. è una pessima abitudine. Sono i

pendoli che ci costringono a dimenticarci del positivo. [...]

Gioite di tutto quello che avete in questo stesso momento.

Non si tratta di un vuoto appello a essere felici a priori. A volte le

Estratto dal Capitolo III - L’Onda della Fortuna – 19

circostanze si sviluppano in modo tale che è difficile essere contenti.

Tuttavia, da un punto di vista puramente pratico esprimere

insoddisfazione è controproducente. Infatti, non volete forse capitare

sulle linee della vita dove vi va tutto bene? Ma come potete

capitarci se la vostra emissione è piena di insoddisfazione? [...]

Occorre notare ogni cambiamento positivo, anche se minimo,

e vezzeggiarlo amorevolmente, premurosamente. Esso,

infatti è messaggero dell’onda della fortuna. Non appena avete

avuto notizie di cambiamenti promettenti, seppur minimi, non

dimenticatevele come facevate prima ma, al contrario, assaporatevele,

analizzatele, indagatele; esaminate queste novità

da tutti i punti di vista, gioitene, fate piani futuri,

mettetevi in attesa di ulteriori miglioramenti. Così

facendo pensate alla frequenza dell’onda della fortuna

e vi sintonizzate sui suoi parametri. [...]

Quanto peggiori sono i pensieri di una persona sul

mondo circostante, tanto peggiore diventerà per la persona

questo mondo. Quanto più essa si amareggia per gli insuccessi

avuti, tanto più velocemente ne otterrà degli altri. “Riecheggia

l’urlo che si è lanciato”.

La persona che ha scelto questo tipo di esistenza pratica

quotidianamente il Transurfing al contrario: scivola sulle linee

della vita dove l’aspetta un autentico inferno. Provate ad assumere

una posizione esattamente opposta: gioite a bella posta

degli insuccessi, provate a cercare in essi un vantaggio, anche

se minimo, vedrete che è sempre possibile. Il bicchiere non è

vuoto a metà, ma pieno a metà. Il banale detto proverbiale “non

tutto il male vien per nuocere” funziona perfettamente [...]

Estratto dal Capitolo IV - L’Equilibrio

In natura tutto tende all’equilibrio. [...]

Siamo abituati al fatto che nella vita i periodi sfortunati si

alternino a quelli fortunati, il successo si alterni alla sconfitta.

Tutto ciò è manifestazione della legge dell’equilibrio. [...]

L’equilibrio può essere infranto non solo dalle azioni ma anche

dai pensieri. E non solo perché a essi conseguono le azioni.

Come vi è noto, i pensieri emettono energia. Nel mondo

della realizzazione materiale tutto ha sotto di

sé una base energetica, e ciò che avviene a

livello invisibile si ripercuote sul mondo

degli oggetti materiali visibili. [...]

... L’uomo spesso ottiene il risultato direttamente

opposto alle sue intenzioni. E

non si capisce nel modo più assoluto perché

succeda così. Per questo si ha la sensazione

che agisca qualche inspiegabile forza maligna, una sorta di “legge

del contrario”. [...]

... Non mancherete di notare che attorno a voi altre persone raggiungono

molto di più, investendo peraltro molte meno forze. [...]

Chi non sa riposare, staccare, non sa neppure lavorare. Arrivati

al lavoro, datevi in affitto. Cedete le braccia e la testa, ma

non il cuore. Al pendolo del lavoro serve tutta la vostra energia,

ma voi siete venuti al mondo non solo per lavorare. [...]

Darsi in affitto non significa affatto essere irresponsabili e

menefreghisti, ma agire in modo distaccato, evitando di creare

potenziali superflui ma al contempo eseguendo puntualmente

tutto quanto vi compete. [...]

Estratto dal Capitolo IV - L’Equilibrio – 21

“L’immersione nel lavoro” è giustificata solo in un unico

caso: se il lavoro è il vostro fine. [...] Solo in quest’unico caso

il lavoro diventerà il tunnel che vi porterà al successo e in

questo ristretto contesto esso diventerà un elemento positivo,

giacché riempirà di energia, darà gioia, ispirazione e

soddisfazione. [...]

... Lasciatevi prima di tutto andare e perdonatevi tutti i difetti

che avete. Se ora come ora non siete in grado di amare

voi stessi, cercate almeno di smettere di lottare con voi stessi e

accettatevi così come siete. Solo in questo caso l’anima diventerà

un’alleata della ragione. Ed essa è un’alleata

molto potente. [...]

Nonostante ciò sembri semplice fino

alla banalità, tantissime persone sprecano

energie colossali nella lotta contro se stessi

e nel tentativo di occultare i propri difetti.

Al pari di titani, dedicano la propria vita a

sostenere questo peso; se invece si permettessero

di essere se stessi e di togliersi questo peso di dosso, capirebbero

che la loro vita diventerebbe immediatemente molto più

semplice e leggera. L’energia verrebbe infatti deviata dalla lotta

contro i difetti allo sviluppo dei meriti. [...]

... In base al Transurfing, la vecchia abitudine di manifestare

insoddisfazione per varie sciocchezze ci crea un forte

danno, mentre l’abitudine di rallegrarsi per vari e anche

insignificanti motivi è molto conveniente. La conclusione è

quindi una sola: occorre sostituire la vecchia abitudine con

quella nuova. [...]

22 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

... Se veramente è accaduta una disgrazia rispetto

alla quale gioire risulta veramente perverso, si

può seguire l’esempio del re Salomone.

Egli portava al dito un anello con una

iscrizione, rivolta verso l’interno così

che nessuno potesse vederla. Quando

doveva affrontare una disgrazia o un

problema di difficile soluzione egli,

rigirando l’anello, leggeva il seguente

motto: “Passerà anche questa”. [...]

Bisogna semplicemente ricordare più spesso a se stessi la propria

intenzione. In questo mondo siamo tutti ospiti. Nessuno

ha il diritto di giudicare quello che non è stato da lui stesso

creato. [...]

Ritorniamo ancora una volta all’esempio della mostra con i

quadri che non vi piacciono. Fate come se foste a casa vostra,

ma ricordate che siete ospiti. Nessuno ha il diritto di giudicare,

ma ognuno ha la libertà di scelta. Al pendolo conviene che voi

esprimiate attivamente la vostra insoddisfazione. A voi, invece,

conviene semplicemente uscire dalla mostra e sceglierne un’altra.

Anticipo la domanda: e se non c’è modo di uscire? Ecco un’altra

falsa convinzione insinuata dai pendoli. Questo libro è dedicato

proprio ai metodi per liberarsi da queste false limitazioni. [...]

L’idealizzazione del mondo è il rovescio della medaglia dell’insoddisfazione.

Le cose vengono viste dipinte di rosa e molto appare

migliore di quanto non sia in realtà. Come ormai sapete,

quando sembra che da qualche parte ci sia qualcosa che di fatto

non c’è, sorge un potenziale superfluo.

Estratto dal Capitolo IV - L’Equilibrio – 23

Idealizzare significa sopravvalutare, mettere

su un piedistallo, venerare, creare idoli.

L’amore che crea e governa il mondo

si distingue dall’idealizzazione per il fatto

che esso, nella sua sostanza, è imperturbabile,

impassibile, per quanto paradossale

possa suonare quest’affermazione.

L’amore incondizionato è un sentimento senza

diritto di possesso, è ammirazione senza adorazione, è un rapporto

che non crea legami di dipendenza tra chi ama e l’oggetto del suo

amore. Questa semplice formula permette di definire dove finisce

il sentimento e comincia l’idealizzazione. [...]

... L’amore genera energia positiva che vi porterà su una

corrispondente linea della vita, mentre l’idealizzazione crea

un potenziale superfluo che produrrà le forze riequilibratrici

finalizzate a eliminarlo. [...]

Se l’amore diventa rapporto di dipendenza, si viene inevitabilmente

a creare un potenziale superfluo. Il desiderio di

avere quello che non avete crea uno “sbalzo di pressione”. I

rapporti di dipendenza vengono impostati sulla base di condizioni

del tipo: «Se tu fai così, allora io faccio colà…». Di

esempi se ne possono trovare a iosa: «Se mi ami, devi mollare

tutto e venire con me in capo al mondo»; «Se non mi

sposi, vuol dire che non mi ami»; «Se mi elogi, allora ti sarò

amico»; «Se non mi dai la tua paletta, ti caccio via dalla cassa

della sabbia» e via dicendo. [...]

La sopravvalutazione è l’attribuzione a una persona di

qualità che di fatto non possiede. [...]

24 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

Facciamo l’esempio di un giovane

romantico e sognatore, che

nella sua immaginazione disegna

un ritratto dell’amata come “angelo

di pura bellezza”. Nella realtà dei

fatti, però, l’amata è una personalità

prettamente terrestre, amante

della baldoria e non affatto incline

a condividere i sogni del giovane

innamorato.

In qualsiasi caso, quando una persona si crea un idolo e lo

eleva su un piedistallo, prima o poi il suo mito verrà sfatato. [...]

L’effetto delle forze equilibratrici si manifesta in modo particolarmente

chiaro nei bambini, perché a livello energetico essi sono

molto più sensibili degli adulti e si comportano in modo naturale.

Se si elogia oltre misura un bambino, egli incomincerà apposta

a fare i capricci. Se poi lo adulerete, incomincerà a disprezzarvi o

come minimo smetterà di rispettarvi. [...]

Il principio migliore nell’educazione e nell’approccio ai bambini

(e non solo) per evitare la formazione di potenziali superflui,

è quello di rivolgersi a loro come se fossero ospiti, cioè di considerarli

degni di attenzione, rispetto e libertà di scelta, senza però per

questo permettere che se ne approfittino. Il rapporto deve ricalcare

per analogia il concetto che voi stessi non siete più che ospiti in

questo mondo. Se accettate le regole del gioco e non esagerate, vi

verrà permesso di scegliere tutto quello che il mondo offre. [...]

... Se si desidera raggiungere un reciproco sentimento, occorre

semplicemente amare, e non sforzarsi di essere amati. [...]

Estratto dal Capitolo IV - L’Equilibrio – 25

... Se riuscirete ad amare senza insistere sul diritto di possesso,

i parametri di emissione soddisferanno quelle linee della

vita dove esiste la reciprocità. Infatti, nell’amore reciproco

non ci sono rapporti di dipendenza. Se voi avete già, non c’è

motivo di preoccuparsi del diritto di possesso. Immaginate

come possono aumentare le vostre chance solo per il fatto

che rinunciate al diritto di possesso! Tanto più che l’amore

incondizionato si incontra di rado, e ciò è già di per sé un

buon motivo di interesse e simpatia nei confronti di chi lo

manifesta. Pensate un po’, non vi farebbe piacere essere amati

semplicemente così, senza nessun tipo di pretesa? [...]

Se qualcuno ha danneggiato i vostri interessi, egli per primo

ha infranto un equilibrio, indi per cui voi risultate non tanto una

fonte di potenziale insano, quanto invece un’arma in mano alle

forze stabilizzatrici che tendono a restaurare l’equilibrio perduto.

Allora il perturbatore della quiete avrà quel che si merita, se gli

direte tutto quello che pensate sul suo conto e intraprenderete in

giusta misura determinate mosse nei suoi confronti. [...]

... Il senso di giustizia ci porta sempre a condannare gente

diversa e ciò finisce per diventare un’abitudine, al punto che

molti, con gli anni, si trasformano in accusatori di professione.

Nella maggior parte dei casi non avete cognizione delle

cause che hanno indotto qualcuno a comportarsi in una determinata

maniera. [...]

Non permettetevi mai di disprezzare le altre persone

per alcun motivo. è il tipo di condanna più

pericoloso giacché, a seguito dell’azione delle

forze equlibratrici, potreste ritrovarvi al posto di cospazio_

26 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

loro che disprezzate. Per le forze questo è il modo più diretto

e semplice di ristabilire l’armonia perduta.

Disprezzate i poveri e i barboni? Voi stessi potreste perdere soldi

e casa, e il bilancio verrebbe così ristabilito. Disprezzate i portatori

di handicap? Nessun problema, si verificherà un’infortunio

anche per voi. Disprezzate gli alcolizzati e i drogati? Potreste ritrovarvi

tranquillamente al loro posto. Infatti, così non si nasce ma si

diventa, a causa delle più disparate circostanze della vita. [...]

Non condannate mai i vostri colleghi di lavoro per alcun motivo.

Nel migliore dei casi potreste ripetere i loro stessi errori. [...]

Se criticate un’altra persona per il

semplice fatto che non vi piace com’è

vestita, voi per primi vi collocherete

sulla scala “buono-cattivo” a un

gradino inferiore della persona criticata,

giacché emettete energia negativa.

Se una persona è orgogliosa

dei propri successi o è innamorata

di se stessa, non fa niente di male.

L’amore verso di sé è autosufficiente,

e perciò non dà fastidio ad alcuno. L’equilibrio si infrange

solo nel caso in cui a una eccessiva autostima si contrapponga

un rapporto sprezzante rispetto alle debolezze, ai difetti o agli

scarsi traguardi altrui. In questo caso l’amore di sé diventa amor

proprio e la fierezza diventa vanagloria. [...]

... L’aperta manifestazione della propria superiorità non

porta a niente, se non al disprezzo di chi vi sta intorno.

Confrontando se stesso con gli altri a proprio vantaggio, un

Estratto dal Capitolo IV - L’Equilibrio – 27

individuo ambisce ad autoaffermarsi artificialmente a spese altrui.

Tale tendenza dà sempre origine a un potenziale, anche se

si trattasse semplicemente di una velata alterigia. L’azione delle

forze equilibratrici, in questo caso, si manifesta sempre in forma

di botta sul naso. è chiaro che, paragonando se stesso con il

mondo circostante, un individuo cerchi di dimostrare il proprio

valore. Ma l’autoaffermazione a spese del paragone con

gli altri è una illusione, come quando una mosca

cerca di aprirsi una strada attraverso il vetro

mentre vicino c’è una finestra aperta. [...]

Occorrerà quindi semplicemente smettere di

cozzare come una mosca contro il vetro e dirigere

la propria intenzione a incrementare le proprie qualità

senza preoccuparsi della propria posizione sulla scala dei

valori. Scrollandovi di dosso il peso della preoccupazione rispetto

all’aumento del valore personale, vi sottrarrete all’azione

delle forze equilibratrici, i problemi diventeranno di meno

e di conseguenza diventerete più sicuri di voi stessi.

D’altro canto, sarà opportuno evitare qualsivoglia pensiero,

seppur minimo, sulla vostra capacità di controllare il mondo

circostante. [...]

Il Transurfing permette di scegliersi il proprio destino, senza

però per questo toccare gli interessi degli altri. è sicuramente

più efficace che muoversi come un carrarmato, superando un

ostacolo dietro l’altro. Il destino è veramente nelle vostre mani,

ma solo nel senso che vi è permesso di sceglierlo, non di

cambiarlo. Agendo dalla posizione di creatori del destino nel

senso letterale del termine, molti subiscono delle sconfitte. Nel

28 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

Transurfing non c’è posto per la lotta, per questo potete tranquillamente

“seppellire l’ascia di guerra”. [...]

Non pensate che coloro che vi circondano attribuiscano

ai vostri difetti l’importanza che gli attribuite voi. In realtà

ognuno è preoccupato solo della propria persona, per questo

è meglio scrollarsi di dosso questo peso titanico: il potenziale

superfluo scomparirà, le forze equilibratrici smetteranno di

aggravare la situazione e l’energia che si libererà andrà in direzione

dello sviluppo delle vostre doti.

Si tratta dunque di rinunciare a lottare contro i difetti, di

rinunciare al tentativo di nasconderli e per contro di puntare

a compensarli con altre qualità. [...]

Ognuno di noi ha uno scenario che gli è proprio, sarà

sufficiente scegliersi il proprio “credo” e vivere in conformità

a esso. [...]

In qualsivoglia contesto, leader diventano coloro che vivono

in conformità al proprio credo. Se una persona si è

sbarazzata del peso dei potenziali superflui e non ha niente

da difendere, è interiormente libera, autosufficiente e più

carica di energia. [...]

«Tanto più fortemente si vuole qualcosa, tanto meno la si otterrà

». Quando volete avere qualcosa troppo fortemente,

al punto che siete pronti a giocare tutto su questa

carta, create un enorme potenziale superfluo

che infrange l’equilibrio. [...]

Si possono distinguere tre forme di desiderio.

La prima è quando un forte desiderio

diventa forte intenzione di avere e agire.

Estratto dal Capitolo IV - L’Equilibrio – 29

In questo caso il desiderio si realizza.

Il potenziale del desiderio si dissolve,

giacché l’energia va spesa in azione.

La seconda forma è data dal desiderio

ansioso e inerte, che di fatto è

potenziale superfluo allo stato puro.

Esso è sospeso nel campo energetico

e nel migliore dei casi consuma

l’energia del sofferente, nel peggiore

attira i guai più diversi.

La forma più insidiosa è la terza: è il caso di un forte desiderio

che si trasforma in dipendenza dall’oggetto del desiderio. [...]

Bisogna rapportarsi alla vita con più semplicità. Non trascurare,

ma nemmeno abbellire; pensare di meno a come sono le

persone, se buone o cattive, e accettare il mondo così com’è,

nelle sue ordinarie manifestazioni. [...]

Accettatevi così come siete. Permettetevi il lusso di essere

voi stessi. Non esaltate e non sminuite i vostri meriti e i vostri

difetti. Aspirate a raggiungere una tranquillità interiore: non

siete né importanti, né insignificanti.

Se la vostra situazione dipende fortemente da qualche

evento, cercate un’alternativa di riserva. [...]

Non puntate mai su una carta, per quanto sicura essa possa

essere! [...]

Il senso dell’umore è, per eccellenza, la negazione dell’importanza,

la caricatura dell’importanza. [...]

Non vantatevi mai e in nessuna occasione di nulla, nemmeno

di quello che avete giustamente meritato e tantomeno di quello

30 – Estratto da: Lo Spazio delle Varianti

che non avete ancora raggiunto. è controproducente, perché le

forze equilibratrici in questo caso agiranno sempre contro di voi.

Sentitevi come a casa vostra, ma non dimenticate che siete

ospiti. Se vi trovate in armonico equilibrio con i pendoli che vi

circondano, cioè oscillate insieme a loro all’unisono, la vostra

vità scorrerà tranquillamente e piacevolmente. Siete praticamente

entrati in risonanza con il mondo circostante, ne ricevete

l’energia e senza grande fatica raggiungete i vostri fini. [...]

L’unica cosa da evitare sono i movimenti bruschi e non

ponderati. Troverete subito la soluzione ottimale, non appena

ridimensionerete l’importanza del fatto e vi libererete

dall’influenza del pendolo distruttivo che non vi fa vivere

tranquilli. [...]

Estratto dal Capitolo V - Il Passaggio Indotto

La festa è allegra, il film è interessante e il mare è caldo. Però

non sono più quelli di una volta. [...]

Secondo il principio del Transurfing, nello spazio delle

varianti c’è tutto e per tutti. Per esempio, c’è un settore dove la

vita ha perso i suoi colori per una certa persona ma per tutti

gli altri è rimasta quella di prima. [...]

L’uomo, quando nasce, accetta il mondo così com’è. Il

bambino non sa semplicemente come può essere il mondo, se

peggiore o migliore. Anche i giovani non sono ancora viziati e

insofferenti. Essi scoprono il mondo per se stessi e gioiscono

della vita, poiché hanno più speranze che pretese. Credono che

già ora tutto vada bene, e poi andrà solo meglio. Ma dopo arrivano

gli insuccessi e la persona incomincia a capire che non

Estratto dal Capitolo V - Il Passaggio Indotto – 31

tutti i sogni si realizzano, che gli altri vivono meglio di lui, che

bisogna lottare per un posto al sole. Con il tempo le pretese

aumentano e diventano più delle speranze. L’insoddisfazione

e la lagnanza diventono la forza motrice che spinge le persone

verso le linee sfortunate della vita. [...]

Quanto peggio pensate del mondo tanto peggiore esso

diventerà. [...]

Ma la Coca-cola è stata inventata nel 1886. Potete immaginare

quanto schifosa dovrebbe essere diventata ora, dopo

tutti questi anni! Forse è colpa della percezione gustativa che

col tempo si affievolisce? Improbabile. Infatti, per una persona

anziana, anche ogni altra qualità è diventata peggiore,

le caratteristiche dei mobili o dei vestiti, per esempio. [...]

... Il mondo non è uno per tutti? Noi tutti viviamo nello stesso

mondo di realizzazione materiale di varianti. Ma le varianti che il

mondo offre sono uniche e diverse per ogni singolo individuo. In

superficie si notano evidenti diversità di destino: i ricchi e i poveri,

le persone di successo e i falliti, i felici e gli infelici. Tutti vivono in

questo mondo ma per ciascuno di loro esso è unico. [...]

Ogni persona è sintonizzata sul suo settore nello spazio delle varianti,

per questo motivo ognuno vive nel proprio mondo. [...]

... Il Transurfing è solo uno dei possibili modelli. Tutte le

rappresentazioni che l’uomo si fa del mondo circostante e della

vita in esso non sono più che modelli. [...]

E il nostro scopo qui è solo quello di ricavare un vantaggio

pratico dal nostro modello. [...]

Se la vita di una persona non è sufficientemente satura di problemi

e preoccupazioni, la persona tende a colmare il deficit [...]

Vadim Zeland

Come Scivolare

attraverso la realtà

Il fruscIo delle stelle del mattIno

avantI nel passato

Il Transurfing è una tecnica potente, in grado di fornire gli strumenti

necessari per gestire il vostro destino a vostro piacimento.

Nessun miracolo, però. Vi aspetta qualcosa di ben altra entità.

Vi convincerete che la realtà ignota

è molto più stupefacente di qualsivoglia magia…

2010

Lo Spazio delle Varianti - Reality Transurfing

Come scivolare attraverso la realtà

• Autore: Vadim Zeland

• Editore: Macro Edizioni

• Tipo: Libro

• Pagine: 232

• Formato: 13,5x20,5

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