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domenica 8 gennaio 2012

Il principio della "necessità interiore" e la scoperta dello spirituale nell'arteLa chiave di lettura di questa modalità percettiva attraverso sensi diversi, va senza dubbio individuata nel principio guida dell'intero lavoro artistico di Kandinskij: il principio della necessità interiore.Il pittore ha la capacità di trasformare le proprie impressioni percettive in eventi psichici particolari: dalla percezione della realtà si passa immediatamente a una risonanza psichica (esterno-interno) che mette in moto le corde dell'anima e le spinge, quasi deterministicamente, alla espressione artistica (interno-esterno).Tale esperienza interiore porta Kandinskij alla presa di coscienza del contenuto spirituale dell'arte e dei suoi mezzi espressivi: in particolare la doppia natura - materiale, e dunque accessibile ai nostri sensi, e spirituale - degli elementi pittorici lo conduce alla scoperta dell'astrattismo inteso come esibizione dei contenuti spirituali degli elementi compositivi (forma e colore). Anche la percezione dei colori sulla tavolozza diventa una vera e propria esperienza spirituale: «Il colore è il tasto, l'occhio è il martelletto, l'anima è il pianoforte dalle molte corde. L'artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, mette opportunamente in vibrazione l'anima umana»- scrive nello Spirituale nell'arte. L'atteggiamento esperienziale da cui partire per intraprendere il viaggio creativo è dunque la capacità di sapersi predisporre all'ascolto del fenomeno.La convinzione di una comunicazione a livello spirituale di tutti gli aspetti della realtà porta il pittore a mettere in atto un atteggiamento percettivo capace di cogliere, al di là della distinzione fenomenica, un nucleo espressivo comune a tutte le cose. Questo significa arrivare alla definizione di una forma pittorica che non si fermi alla rappresentazione della scorza esteriore dei fenomeni, alla loro superficie visibile, ma che sia capace di portarne a esibizione i contenuti espressivi: non è più l'oggetto in sé ad attrarre l'attenzione percettiva del pittore, bensì la sua risonanza interiore (la legge della vita spirituale), in grado di entrare direttamente in comunicazione con la sensibilità creatrice dell'artista.L'importanza della percezione sinestesica consiste dunque nel fatto di portare Kandinskij alla consapevolezza di una nuova possibilità figurativa: una forma d'arte che non faccia più riferimento alla rappresentazione dell'oggetto.

http://users.unimi.it/~gpiana/dm3/dm3kanmb.htm


cercarsi



  Cercarsi:olio su tela         
      Ma come! Non avete vetri colorati? vetri rosa, rossi, azzurri, vetri magici, vetri paradisiaci? Spudorato! avete la sfrontatezza di girare per i quartieri poveri, e non avete nemmeno vetri che fanno vedere la vita in bellezza!
(Charles Baudelaire)
                

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